Prima di Torre Flavia
Torre Flavia venne eretta su di un tratto dell’antico litorale frequentato fin dalla preistoria e anche in epoca etrusca e romana.
A causa dell’innalzamento marino (circa 130 cm rispetto all’epoca romana augustea e a 180 cm rispetto alla fase etrusca arcaica, secondo le ricerche dell’ENEA) parte dell’antico litorale e resti degli insediamenti sono purtroppo scomparsi, ma di recente sono affiorati materiali risalenti all’età del bronzo, tra cui frammenti di ceramica. Frammenti di tegole e ceramica e un dente di fornello attestano, invece, la probabile esistenza di insediamenti rurali etruschi e di punti di approdo.
Moneta di Papa Pio VI del 1780 rinvenuta nei pressi di Torre Flavia (da Paris 2002, p.49)
Punta di freccia in selce di epoca preistorica rinvenuta nell’area della palude di Torre Flavia (da Mantero,Panzarasa 1986).
Documenti dell’esistenza di insediamenti umani nell’area della palude nel neolitico e nell’età del bronzo.
In epoca romana fu costruita una grande villa marittima segnalata per la prima volta nella carta archeologica redatta da Raniero Mengarelli nei primi decenni del Novecento, proprio nel luogo che in seguito sarà occupato da Torre Flavia come si evince da vecchie foto e cartoline che riprendono le murature in cementizio ancora conservate fino agli anni Cinquanta. L’erosione nel corso dei decenni successivi ha completamente distrutto i resti antichi sommergendo l’area.
A. B.
A. I resti delle murature della villa romana esistita nel luogo successivamente occupato da Torre Flavia in una foto degli anni Trenta del Novecento (da De Rossi 1971, fi g. 71).
B. Resti ancora visibili sulla spiaggia di Torre Flavia nel 2001. (Foto Enei, Archivio Progetto Ager Caeretanus).