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Il monumento di Torre Flavia, importante edificio storico della Città di Ladispoli, nonché bene monumentale dichiarato di interesse pubblico con DM 21/06/69, rappresenta un elemento di congiunzione tra passato e presente del nostro territorio.
Dalla costa nord della città, nei pressi del Monumento Naturale denominato Palude di Torre Flavia all’interno del perimetro della Zona di Protezione Speciale Z.P.S. “Torre Flavia”, sono ben visibili i resti dell'antica Torre che fino a qualche anno fa era completamente circondata dal mare a causa dei fenomeni di arretramento della costa.
La Torre, di origini medioevali, prende il suo nome dal Cardinal Flavio Orsini che, per volere dello stato pontificio e nell’ambito di un vasto piano di riorganizzazione della difesa del litorale e della stessa città di Roma, eresse il manufatto militare. Lungo la costa, tra Terracina e Porto Ercole, furono edificate ben 61 torri di controllo capaci di segnalare di torre in torre fino ad allertare Roma, ogni minaccia avvistata all'orizzonte mediante l'ausilio di segnali ottici o sonori.
Il monumento si è conservato nella sua forma originaria fino all’estate del 1944 quando fu bombardato dalle artiglierie nemiche. A causa dell'ingressione marina, la Torre è rimasta completamente circondata dall’acqua fino agli anni ’70; nel corso del tempo, violenti mareggiate hanno danneggiato il monumento creando il crollo di parti della muratura, ma è ancora possibile riconoscere la presenza dell'antica cisterna di raccolta di acqua dolce al suo interno e il suo aspetto una volta imponente.
Accanto alle sue mura che profumano di storia e di salsedine, echeggiano le emozioni e le memorie di chi l'ha vissuta e di chi ancora la vive con orgoglio. Ecco perchè Torre Flavia è il simbolo anche delle nuove generazioni che sapranno difendere e prendersi cura di questo bene archeologico comune che porta in sè il valore della forza, del coraggio e della tenacia.